Giovedì 23 gennaio 2025, alle ore 17:30 a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Fondazione Amedeo Modigliani, alla quale sono stata invitata come finalista della sezione letteraria con il mio romanzo inedito L’orso e la falena, che ha raggiunto, appunto, la fase finale del concorso.
L’inedito
Ogni libro rappresenta una vita nuova alla quale affacciarsi, chi scrive lo sa.
Non è solo un modo per fotografare ciò che è stato, dandogli dignità e senso, ma è soprattutto un modo per portare quel bagaglio dandogli un’anima nuova, un’opportunità migliore di essere nel mondo e di saper vivere pienamente e consapevolmente, portando luci e ombre nella stessa valigia, senza il timore che possano trasformarsi in un imprevedibile vaso di Pandora. Perché viviamo nella provvisorietà e al tempo stesso nell’inconsapevole convinzione di essere eterni.
Ecco… questo libro è una celebrazione della provvisorietà e insieme un inno al “per sempre”.
Non so quando vedrà la luce con una pubblicazione, per ora mi accompagna nell’ombra, aiutandomi a mettere ordine nel caos. Ma in fondo è questo che fa l’arte, distrugge per creare. E so che, almeno nell’arte, ogni distruzione ha un senso, anche se ci mettiamo un po’ a capire quale sia.

La Fondazione
La Fondazione di ricerca scientifica Amedeo Modigliani
nasce con l’intento di promuovere l’arte con una
visione soggettiva e un approccio nuovo,
interrogandosi su quali siano gli intenti e la
rilevanza dell’impegno culturale oggi.
Con una serie di progetti in continua evoluzione, la
Fondazione vuole offrire nuovi modi di osservare e
conoscere la realtà e le sue manifestazioni.
La Fondazione ha scelto l’arte come principale strumento
di lavoro e di apprendimento: un territorio di
pensiero libero, dove racchiudere sia figure
consolidate e imprescindibili sia figure emergenti.
Ma daiiiiiii Veramente?!?? Bravisismaaaa!
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