Correttore di bozze: 9 regole per una revisione di qualità

Ecco un’altra delle figure insostituibili di una casa editrice. Il correttore di bozze ha il compito di correggere il manoscritto da eventuali refusi, scorrettezze grammaticali e dovrà applicare le norme redazionali previste dalla casa editrice, prima che il file passi al grafico per l’impaginazione.

In molte piccole realtà la figura del correttore di bozze sta scomparendo, nell’impossibilità di assumere qualcuno abbastanza qualificato da prendere tale incarico, si preferisce far correggere il testo a terze persone, che il più delle volte non garantiscono un’adeguata qualità redazionale.

Oppure accade che, nelle frenetiche tempistiche di una pubblicazione, si faccia impaginare prima il volume e poi che venga passato al correttore che, inevitabilmente, senza una revisione preliminare, stravolge l’impaginato a causa della miriade di correzioni da apportare.

Doppio lavoro per il correttore. Triplo per il grafico.

L’iter deve essere questo:

autore → correttore → grafico → correttore → grafico → autore (per il visto si stampi)

Il primo requisito per un correttore di bozze è quello di essere un attento e paziente lettore con una buona cultura generale.

Il correttore in questione dovrà seguire delle regole essenziali per poter assicurare la qualità e anche l’agilità del lavoro:

  1. Se più professionisti correggono sulla stessa copia di bozze, dovranno usare colori diversi per poterle distinguere tra loro.
  2. Nel caso in cui le correzioni fossero indicate su copie di bozze differenti, sarà necessario collezionarle su un’unica copia.
  3. I simboli utilizzati per indicare la correzione non dovranno confondersi con le lettere dell’alfabeto utilizzato.
  4. I segni di riporto utilizzati nel testo dovranno essere ripetuti a margine della gabbia in corrispondenza della riga dove viene richiesto l’intervento.
  5. Se sulla stessa riga sono presenti più correzioni, è necessario utilizzare simboli diversi e riportarli a margine nello stesso ordine di successione in cui si presentano nel testo.
  6. È vivamente sconsigliato disegnare linee trasversali sul testo per indicare il punto in cui inserire la correzione.
  7. Non inserire mai le correzioni direttamente nelle righe di testo, luogo destinato esclusivamente ai segni convenzionali.
  8. Annotazioni diverse dalle correzioni devono essere inserite in un circoletto.
  9. I punti dubbi dovranno essere indicati sulle bozze con il punto di domanda. Dopo aver effettuato la correzione il punto di domanda dovrà essere depennato.

Di seguito, i segni convenzionali del correttore di bozze:

 

©Denise Sarrecchia

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