Un giorno, a Copenaghen, vidi entrare nella mia stanza un giovanotto d’alta statura, le cui maniere timide e impacciate, l’andatura un po’ pesante, avrebbero potuto dispiacere ad una giovinetta, ma il suo sguardo carezzevole e la fisionomia aperta e schietta ispiravano di primo acchitto una grande simpatia.
X. Marmier, La vie d’un poète